Quando è opportuno presmacchiare nel lavaggio a secco?
La presmacchiatura è consigliata sempre e, in particolare, su quelle parti del capo che sono a contatto col corpo (colletto, polsini, fascia interna dei pantaloni, ecc.).
La presmacchiatura è consigliata sempre e, in particolare, su quelle parti del capo che sono a contatto col corpo (colletto, polsini, fascia interna dei pantaloni, ecc.).
Dal punto di vista del risultato finale, non vi è alcuna particolare differenza. La scelta va fatta in base alle caratteristiche tecniche (tipo di materiale e colore) del capo da trattare. In linea di massima, la presmacchiatura manuale fatta con una spazzola comporta una azione meccanica sul capo ed è quindi più aggressiva.
Assolutamente no, anzi è vero il contrario: l’acqua è un solvente che miscelato col prodotto lo rende più aggressivo. Quando si presmacchiano capi con fibre e/o colori delicati, il prodotto va sempre usato puro.
L’additivo di lavaggio a secco rinforza l’azione pulente del percloro, ma soprattutto cattura lo sporco tenendolo in sospensione nel bagno ed impedendone così la rideposizione sui capi.
Gli additivi anionici si dosano normalmente nel primo bagno perché distaccano lo sporco dal supporto tessile e lo tengono in sospensione nel solvente.
Gli additivi cationici sono aggiunti nel secondo bagno perché esercitano una azione sostantivante ed antistatica sulle fibre conferendo “mano piena” ai capi.
Individuata la macchia da trattare, versare alcune gocce di smacchiatore, agire con una spatola per distaccarla dal supporto tessile, poi tamponarla con un rafforzatore di lavaggio a secco. Questo facilita il risciacquo della macchia in macchina evitando che tracce o aloni rimangano sul capo.
Spesso è difficile risalire all’origine della macchia, specie se la stessa si trova sul capo da parecchio tempo. Quindi è sempre consigliabile un confronto a priori col proprietario del capo per avere indicazioni in tal senso.
In realtà esiste una casistica pressochè sterminata di macchie, ma una buona parte di esse rientra in uno dei seguenti gruppi: macchie tanniche, perlopiù di origine vegetale, macchie albuminoidi, di origine organica, e macchie grasse, le più diffuse.
La precauzione è sempre d’obbligo: è consigliabile testare la solidità del colore su una cucitura interna del capo prima di procedere.
E’ opportuno privilegiare prodotti concentrati perché sono attivi già a basse temperature e con dosaggi limitati. E’ anche auspicabile il controllo della composizione per orientare la scelta verso prodotti biodegradabili.
Il potere pulente (indice kauri butanolo) del percloro è superiore a quello dei solventi idrocarburici. Utilizzando questi ultimi è ancor più necessario aggiungere un rafforzatore di lavaggio per avere il miglior risultato.
Si tratta di un sistema di lavaggio in acqua di nuova concezione in cui la sinergia tra prodotti, programmi specifici e macchinari permette di trattare con eccellenti risultati capi destinati fino ad ora al solo lavaggio a secco.
Innanzitutto la qualità del prodotto finito è superiore dal punto di vista della pulizia e della freschezza. Poi il sistema consente un rilevante risparmio nel consumo di acqua ed energia.
La tendenza è certamente quella di affiancare ad un lavaggio a secco di qualità la tecnologia del wet-cleaning, per offrire alla clientela un servizio di livello che esalti la professionalità dell’operatore.